festeggiati i 10 anni di attività del Granaio
Abbiamo festeggiato il decimo anno di attività della casa alloggio ‘il Granaio’. Molte persone hanno partecipato: soci, amici, volontari e genitori e parenti dei ragazzi ospiti. Un momento molto intenso durante il quale si sono rammentati i percorsi e le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questa struttura. Bruno Mornati, Anna Rosa Panzeri, il parroco di allora don Paolo, il sindaco Rota e il sindaco Walter Motta. Queste persone sono state le colonne portanti che hanno sostenuto sempre e incessantemente l’operatività del momento, mia e di mia moglie Stella. Senza di loro ci saremmo persi nelle difficoltà burocratiche di allora. Un grazie ai media del tempo che hanno reso pubblica questa nostra attività e pertanto aiutato a raccogliere fondi per la costruzione, ben 1.600.000 euro. Ora si può affermare che lo scopo è stato raggiunto e siamo soddisfatti del nostro lavoro e del risultato ottenuto. Purtroppo le difficoltà burocratiche oggi sono triplicate e attualmente sarebbe impossibile realizzare una struttura simile. Le normative ed i decreti legge si moltiplicano anno dopo anno, la normativa di oggi nega quella fatta l’anno precedente. Le ASL o AST moltiplicano in modo esponenziale i controlli e le procedure sempre nuove e di interpretazione sempre diverse secondo il soggetto che sta ispezionando. Questa burocrazia pretende migliaia di fogli di carta che devono essere compilati, aumentando pertanto i costi del personale che vanno a ripercuotersi sulle rette dei genitori. All’inizio della nostra avventura pensavamo che, siccome stavamo sviluppando una struttura che avrebbe dovuto essere realizzata dalle strutture sociosanitarie, da Regioni e Comuni e Stato, alla fine ci sarebbe stato un ringraziamento e un continuo bussare alla nostra porta per chiedere di quale aiuto avessimo bisogno. (stiamo facendo il lavoro che spetterebbe loro). Purtroppo eravamo degli ingenui. Qui piovono multe dai 2000 ai 4000 euro per un cartello non posto nella maniera che questi Ispettori desiderano. Continue richieste di adeguamenti molto costosi dai 5000 agli 8000 euro. Questi signori stanno facendo cassa con questa povera attività. A loro ( AST o Comuni) nulla interessa se le Cooperative sono sempre in rosso perché alcuni Amministratori dei ragazzi non pagano la retta. Ogni anno hanno bilanci in rosso dai 20.000 ai 40.000 euro. E guai a noi se restituiamo il ragazzo alla famiglia. Sicuramente saremmo sottoposti al ‘ 41bis’. Io penso che le attività mafiose non siano sottoposte a controlli così estremi e pressanti come la nostra attività. Ci hanno convinto che noi siamo i loro nemici e non quelli che risolvono i loro problemi che queste autorità non sanno risolvere. Alla faccia della Lombardia ‘miglior sistema socio sanitario italiano’.
Ma noi siamo animati da spirito ben diverso da queste persone che aspettano il premio di fine anno per ‘raggiunti obbiettivi’???. Non vogliamo premi di alcun genere ma un pò di rispetto ogni tanto lo pretendiamo. Un saluto ed un abbraccio a tutti gli amici del Granaio. Costantino Scopel