Dario il nostro amico
Mi unisco ai commenti in merito all’esclusione dai contributi, da parte della Giunta Comunale, all’Associazione Dentro e Fuori.
Lo considero una gran brutto gesto fatto dal Sindaco e dalla sua giunta. Il paese di Cernusco dovrebbe essere orgoglioso di avere un cittadino così. Continua a leggere
Ringraziamo alcune associazioni che ci sono vicine
L’annuale raduno motociclistico che si svolge a Paderno nel mese di giugno, ha lo scopo di aiutare i nostri ragazzi del Granaio.
Organizzato da due meravigliosi genitori, che hanno perso il loro figlio in eta giovanissima, che invece di deprimersi hanno deciso di reagire trasformando il loro dolore in un impegno grande volto ad aiutare chi è più sfortunato.
Senza fare i nomi li ringraziamo di cuore . Tutti i soci del Granaio vi augurano tanta serenità.
anche quest anno siamo riusciti a portare un po di ragazzi al mare
Come è nostra consuetudine- da diversi anni- siamo riusciti a portare al mare 9 ragazzi del Granaio. il nostro albergo è la casa Primavera di tagliata di Cervia. Una struttura magnifica, di tranquillità e di servizio ottimo per i nostri ragazzi. Purtroppo il nostro cruccio è che i ragazzi più gravi, non autosufficienti non riusciamo a portarli. Infatti il nostro gruppo è composto esclusivamente da volontari, che non sono in grado di trattare questi ragazzi non autosufficienti e con gravi problemi. Speriamo più avanti di poter soddisfare qualcuno di questi esclusi.
Nascono amori improvvisi anche per i nostri ragazzi!!!
Cena con delitto
Auguri di Buone Feste 2017
Cari soci
Siamo arrivati al 18° anno dalla fondazione della nostra associazione. Possiamo trarre alcune conclusioni positive ed alcune meno positive. Continua a leggere
ci ha lasciato Emilio
ci ha lasciato Emilio. Grande amico e sostenitore del Granaio. Tutti i soci e amici del Granaio ti ringraziano e ti augurano tanta serenità nelle verdi colline dove sarai ora. Hai sofferto abbastanza.
Sentenze del TAR della Lombardia
Diverse persone, generalmente legate ad Amministrazioni o facenti parte di qualche consiglio comunale, ha sollevato l’obiezione che queste sentenze, secondo loro, sono ingiuste ed il TAR è un ente che complica la vita alle nostre Amministrazioni.
Da parte mia, invece, dico che finalmente qualche famiglia, che ha in casa portatori di handicap, ha capito come deve comportarsi nella vita. Sino ad oggi i nostri comuni ci hanno trattato, noi genitori, come dei mendicanti. Se andavamo in comune a chiedere aiuto, per prima cosa ci dicevano che le casse del comune erano vuote. Se tu insistevi un po’, allora ti proponevano una certa cifra, se tu eri molto insistente ti aumentavano la cifra. Eravamo, e nella maggior parte dei genitori lo siamo ancora, dei mendicanti. E chi riceveva qualcosa veniva invitato a non divulgare ‘la carità’ pena il decadimento di questa offerta.
Finalmente alcuni genitori cominciano a capire che le cose non stanno così, come dichiarato dai comuni. Esistono delle leggi,e queste leggi vanno applicate e non interpretate abusivamente dal primo assessore di turno, che magari il giorno prima faceva diversi mestieri: insegnanti di asilo o massaggiatori o altro. Quando prendi una multa, magari per aver superato di 5 km la velocità consentita,su un rettilineo lunghissimo e magari di notte,se ti azzardi ad andare in comune a reclamare la loro risposta è: la legge esiste e va rispettata. Questo discorso non vale per loro. Fanno dei regolamenti comunali che violano le leggi esistenti, tant’è vero che quasi ogni ricorso al TAR, fatto dai cittadini viene accettato. Continua a leggere
festeggiati i 10 anni di attività del Granaio
Abbiamo festeggiato il decimo anno di attività della casa alloggio ‘il Granaio’. Molte persone hanno partecipato: soci, amici, volontari e genitori e parenti dei ragazzi ospiti. Un momento molto intenso durante il quale si sono rammentati i percorsi e le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questa struttura. Bruno Mornati, Anna Rosa Panzeri, il parroco di allora don Paolo, il sindaco Rota e il sindaco Walter Motta. Queste persone sono state le colonne portanti che hanno sostenuto sempre e incessantemente l’operatività del momento, mia e di mia moglie Stella. Senza di loro ci saremmo persi nelle difficoltà burocratiche di allora. Un grazie ai media del tempo che hanno reso pubblica questa nostra attività e pertanto aiutato a raccogliere fondi per la costruzione, ben 1.600.000 euro. Ora si può affermare che lo scopo è stato raggiunto e siamo soddisfatti del nostro lavoro e del risultato ottenuto. Purtroppo le difficoltà burocratiche oggi sono triplicate e attualmente sarebbe impossibile realizzare una struttura simile. Le normative ed i decreti legge si moltiplicano anno dopo anno, la normativa di oggi nega quella fatta l’anno precedente. Le ASL o AST moltiplicano in modo esponenziale i controlli e le procedure sempre nuove e di interpretazione sempre diverse secondo il soggetto che sta ispezionando. Questa burocrazia pretende migliaia di fogli di carta che devono essere compilati, aumentando pertanto i costi del personale che vanno a ripercuotersi sulle rette dei genitori. All’inizio della nostra avventura pensavamo che, siccome stavamo sviluppando una struttura che avrebbe dovuto essere realizzata dalle strutture sociosanitarie, da Regioni e Comuni e Stato, alla fine ci sarebbe stato un ringraziamento e un continuo bussare alla nostra porta per chiedere di quale aiuto avessimo bisogno. (stiamo facendo il lavoro che spetterebbe loro). Purtroppo eravamo degli ingenui. Qui piovono multe dai 2000 ai 4000 euro per un cartello non posto nella maniera che questi Ispettori desiderano. Continue richieste di adeguamenti molto costosi dai 5000 agli 8000 euro. Questi signori stanno facendo cassa con questa povera attività. A loro ( AST o Comuni) nulla interessa se le Cooperative sono sempre in rosso perché alcuni Amministratori dei ragazzi non pagano la retta. Ogni anno hanno bilanci in rosso dai 20.000 ai 40.000 euro. E guai a noi se restituiamo il ragazzo alla famiglia. Sicuramente saremmo sottoposti al ‘ 41bis’. Io penso che le attività mafiose non siano sottoposte a controlli così estremi e pressanti come la nostra attività. Ci hanno convinto che noi siamo i loro nemici e non quelli che risolvono i loro problemi che queste autorità non sanno risolvere. Alla faccia della Lombardia ‘miglior sistema socio sanitario italiano’.
Ma noi siamo animati da spirito ben diverso da queste persone che aspettano il premio di fine anno per ‘raggiunti obbiettivi’???. Non vogliamo premi di alcun genere ma un pò di rispetto ogni tanto lo pretendiamo. Un saluto ed un abbraccio a tutti gli amici del Granaio. Costantino Scopel
Storia del CDD
Buongiorno
volevo commentare l’articolo sull’apertura imminente del CDD facendo una cronistoria degli eventi.
Nel 1982 (34 anni fa) nasceva a Cernusco L. una Associazione (AGAPH) fondata da mia moglie Stella Brioschi. Associazione composta da genitori con figli con handicap. La prima associazione di questo tipo sul nostro territorio. Scopo dell’associazione era quello di inserire i loro figli piccoli nelle scuole normali e di pensare a loro anche quando era terminato l’obbligo scolastico. Cercare una struttura per continuare a prendersi cura di loro e tentare la loro riabilitazione sia fisica che comportamentale. Una struttura che si occupasse di questi figli durante la giornata sì da permettere ai genitori (specialmente la madre) di svolgere un lavoro normale.
A quel tempo non esisteva nel pensiero delle nostre amministrazioni del problema “handicap”. Vi era un raccoglitore chiamato ‘la Nostra Famiglia’ che organizzava pullman per recuperare al mattino tutto l’handicap del territorio e riportarli a casa nel pomeriggio. Poi il genitore se li chiudeva in casa non mostrandoli a nessuno del vicinato. Dopo la scuola d’obbligo (14 anni) il problema non esisteva più per nessuno, se non per i genitori. Continua a leggere
aumento delle rette Francesco Colombo risponde
Spett direzione,
le scrivo in merito all’articolo pubblicato sul vostro giornale martedì
10/08 in cui si risaltava l’inaugurazione del nuovo CDD dopo anni di
vicisittudini.
I genitori dei ragazzi che frequentano il CDD non nascondono la loro
Soddisfazione per l’aperture del centro diurno.
Restando nel campo della disabilità desidero portare all’attenzione un
altro aspetto che riguarda tutte le famiglie che hanno figli che
frequentano i centri diurni sia CDD, CSE, SFA. ed è la questione delle
rette. Continua a leggere